Sack AS-6
Durante la Seconda Guerra Mondiale, la Germania nazista sviluppò diversi
modelli di aeroplani dal profilo alare circolare. Uno dei pochi che
riuscì a volare fu il Sack AS-6, che si sollevò in aria per la prima volta nel 1944.
Era dotato di una pessima manovrabilità per via del fatto che le ali non
riuscivano a contrastare efficacemente il movimento rotatorio del
motore, e quello che si ritiene l'ultimo esemplare originale è stato
fatto a pezzi dai piloti dopo un atterraggio di fortuna in tempo di
guerra allo scopo ottenere legname per scaldarsi durante la notte.
Vought XF5U
Un design a "tutta ala" per un aereo americano progettato durante gli
anni '40 del 1900. Le prestazioni erano promettenti, con una velocità
massima di quasi 900 km/h e un carico utile di circa 8 tonnellate, ma la
propulsione a elica fu ben presto soppiantata dai motori jet, e nel
1946 il velivolo era già considerato obsoleto.
Couzinet RC360 Aerodyne
Progettato dal francese René Couzinet negli anni '50 del secolo scorso, è
un velivolo a forma di disco che non fu mai realizzato perché il
governo francese considerò il progetto troppo dispendioso e difficile da
realizzare.
Couzinet costruì solo un modello in scala del velivolo, alimentato da
tre motori da 135 cavalli ciascuno (sei nel modello finale) e
direzionabile tramite 50 piccoli alettoni capaci di garantire un certo
grado di manovrabilità. Il pilota sedeva nella capsula al centro del
disco.
Astro Kinetics Dynafan
Presentato per la prima volta nel 1964, il velivolo era una sorta di
cappello dotato di una minuscola cabina di pilotaggio aperta. Per
volare, il Dynafan sfruttava l'effetto Coanda, la tendenza di un gas (in
generale, un fluido) a seguire il contorno della superficie più vicina.
Questo sistema di propulsione eliminava la necessità di rotori, e avrebbe consentito prestazioni pari a quelle di un elicottero.
AVROCAR VZ-9AV
Uno dei più celebri velivoli a forma di disco, l' Avrocar era
stato segretamente costruito tra il 1958 e il 1961 su commissione del
governo statunitense. Anche in questo caso viene sfruttato l'effetto
Coanda, ma è necessario solo un motore per fornire la spinta necessaria
al volo.
Sebbene più maneggevole dei suoi predecessori, l'Avrocar non era adatto
al volo supersonico per via della sua forma, e fu inizialmente
progettato come "jeep aerea" con compiti simili a quelli che svolsero
gli elicotteri americani durante il conflitto vietnamita.
Il velivolo poteva superare una velocità di 400 km/h e una quota di
3.000 metri, con un raggio d'azione di poco superiore ai 200 km e un
carico utile di mezza tonnellata scarsa.
Lenticular Reentry Vehicle (LRV)
Il velivolo sembra sia stato progettato per trasportare testate nucleari
durante la Guerra Fredda, e sganciarle da altezze orbitali. L'origine
del concetto è il progetto Pye Wacket, che cercava di elaborare design lenticolari per testate atomiche e convenzionali.
LVR, tuttavia, era molto più che una semplice testata: l'equipaggio di
quattro uomini sarebbe stato costretto a vivere per sei settimane in
orbita bassa raggiunta tramite un motore a razzo, fianco a fianco ad un
reattore nucleare come generatore di elettricità e chissà quante bombe
atomiche nella stiva.
Probabilmente, la produzione del velivolo è stata fermata poco dopo il prototipo, e non c'è dato che attesti che il Lenticular Reentry Vehicle si sia mai sollevato da terra.
Sikorsky Cypher
Verso la fine degli anni '80, la Sikorsky Aircraft creò un piccolo
velivolo senza pilota chiamato "Cypher", dal diametro di quasi due metri
e un peso di 20 chilogrammi. Il motore che lo faceva sollevare da terra
aveva una potenza di quasi tre cavalli, ma si trattava di un prototipo
dimostrativo.
Il modello finale pesa 110 kg ed è spinto da un motore da 53 cavalli di
potenza. E' stato largamente impiegato durante le dimostrazioni civili
nel corso degli anni '90, fino a quando è stato realizzato il prototipo Cypher II, commissionato dalla Marina americana con il nome in codice "Dragon Warrior".
Velivoli "lightcraft"
E' possibile volare sfruttando la potenza di un laser? Pare proprio di
si, come dimostrano i "lightcraft", piccoli velivoli sperimentali spinti
da un laser/maser.
Questo genere di propulsione è differente dalle vele solari spaziali,
perché sfrutta la creazione di plasma incandescente per poter generare
una spinta.
Il concetto è in corso di sperimentazione e miglioramento per la futura
(e ancora del tutto ipotetica) realizzazione dell' "ascensore spaziale".
SiMiCon Rotor Craft (SRC)
Concept in corso di sviluppo, è un piccolo velivolo senza pilota del
diametro di 4,5 metri e finora realizzato solo in scala (1,5 metri di
diametro). Ha un profilo circolare, e può volare come un aereo tramite
la spinta di motori a reazione, o come un elicottero estraendo un set di
quattro pale dalla fusoliera.